Tre canzoni (più una nei titoli di coda). Una produzione stratosferica.
Super location, milioni di ballerini, abiti superlativi.
Una Gaga che non si vedeva dai tempi di Telephone; una Gaga che si rifà a se stessa con un autocitazionismo sfacciato.
ARTPOP, Venus e G.U.Y. le canzoni scelte, con MANiCURE, forse la mia preferita di tutto l'album, sprecata nei titoli di coda.
Palese la ripresa di capolavori come Paparazzi, LoveGame, Marry the Night e Bad Romance.
Un uccello ferito, Donatella Versace, Afrodite... c'è un battesimo, una rinascita, tema ricorrente nella carriera di Stefanie. Ci sono addirittura le bolle di quello che fu uno dei suoi outfit più famosi.
C'è Gesù, Gandhi e Michael Jackson che nascono dalle vasche dove nacque lei in Bad Romance.
Il risultato centra perfettamente il concept dell'arte e del pop che si fondono sotto ogni aspetto.
Egocentrismo e opulenza descrivono il nuovo video di Gaga che la vede ancora alla regia, questa volta con un risultato quasi eccellente.
Bravo, Gaga.
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